La Loggia va avanti incurante, nonostante il dissenso espresso pubblicamente ad ogni assemblea di quartiere dove l’assessore Bianchi e’ stata duramente contestata per una misura sbagliata, ideologica e iniqua che punisce chi ha investito per rendere più verde e bella la città. Una misura che rende la città, dopo gli aumenti di bollette e trasporto, pubblico ancor più costosa.
Il prolungamento degli orari delle isole ecologiche è lo specchietto per le allodole perché trattasi di un servizio che andava migliorato a prescindere. Il porta a porta del verde tra l’altro incrementerà i viaggi dei cittadini alle isole, aumentando disagi, traffico ed emissioni con buona pace della città green che i radical chic della Loggia intendono costruire.
I tre ritiri gratuiti annunciati per il 2024 sono una presa in giro: i bresciani devono ricordarsi bene che pagheranno fino 6,50 ogni ritiro senza dimenticare le incombenze relative alla fascine dei rami di piante e siepi. Si tratta solo di un tentativo maldestro di abbindolare i cittadini che oltre al malcotento palese esplicitato nelle assemblee stanno sostenendo in tanti anche la petizione popolare promossa da diversi consiglieri di quartiere per chiedere il mantenimento dei green box, aumentandone la sorveglianza, che rimane la soluzione migliore e di buonsenso.
Se proprio la Loggia volesse accogliere le istanze dei cittadini dei quartieri anziché insistere con una misura divisiva che punisce pensionati e lavoratori delle case Marcolini renda gratuito il ritiro per sempre. Il verde privato contribuisce all’ecosistema della città, questo valore va riconosciuto.
Lo dichiara in una nota stampa il presidente della commissione bilancio del Comune di Brescia Fabio Rolfi.